Poco credibile l'ipotesi di Rezgui "lupo solitario"
Quando è trascorsa una settimana dall’attentato di
Sousse, sono dodici le persone arrestate dalle autorità tunisine. Un giro di vite a 360 gradi per provare a salvare un settore, il turismo, messo a dura prova dalla tragedia di sette giorni fa e da quella, altrettanto grave, di marzo al museo del Bardo. Otto dei dodici arrestati, scrive il Sole 24 Ore, avrebbero legami diretti con Seifeddine Rezgui, il 23enne autore della strage.
A questo proposito, da fonti vicine alle autorità locali della sicurezza prende sempre più corpo l’ipotesi che il giovane non abbia agito da solo, ma faccia parte di una rete estesa di miliziani addestrati nella vicina Libia. Al momento sono due i terroristi ricercati dalla polizia tunisina, ai cui vertici è avvenuto un cambio della guardia: tre responsabili dei distretti di Sousse, Monastir e Kairouan sono stati rimossi dai rispettivi incarichi.